Università degli Studi di Firenze
Università degli Studi dell’Egeo
Centro Internazionale per la Conservazione del Patrimonio Architettonico
Il patrimonio architettonico del periodo coloniale italiano nel Dodecanneso
Viaggio di studio a Rodi
3-9 aprile 2001
Programma di viaggio
Finalità
- Osservare e comprendere le tecnologie applicate nell’edificazione del patrimonio architettonico di epoca coloniale, il loro degrado dovuto alla vetustà, inquinamento atmosferico, agenti aggressivi marini, manomissioni.
- Esaminare gli interventi di rinforzo antisismico e di ripristino effettuati in tempi recenti con tecnologie analoghe a quelle originarie.
- Valutare proposte di salvaguardia e riqualificazione. Il patrimonio del periodo coloniale italiano di Rodi è stato recentemente rilevato da studiosi ad opera della Fondazione Agnelli e di diverse Università italiane. Il centro storico di Rodi, è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Costi
Membri CICOP £ 1.250.000, non membri CICOP £ 1.350.000. La quota comprende: aereo Roma-Atene, Atene-Rodi e ritorno, pernottamento con prima collazione per 6 notti, visite guidate illustrative ed esplorative (in cantieri di restauro), ricevimento di benvenuto presso l’Università di Egeo, materiale illustrativo ed informativo, cena in un ristorante caratteristico. Hotel situato nei pressi delle testimonianze di maggior rilievo del patrimonio del periodo coloniale italiano.
Prenotazioni, presso la segreteria CICOP entro il 15 febbraio, con versamento di un anticipo sulla quota d iscrizione del 10%.
Altre informazioni
Accompagnatore: Arch. Marcella Anzalone
Segreteria CICOP:
tel. 055 2491527, 0333 2510400
fax 055 2491523
e_mail: cicop@comune.firenze.it
Partecipano allo studio allievi della Scuola di Specializzazione in “Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici ed Ambientali” dell’Università degli Studi di Firenze con il Direttore Prof. Arch. Carlo Cresti e allievi del Corso di Perfezionamento “Applicazione dei Sistemi Qualità nel Recupero del Patrimonio Edilizio”, diretto dalla Prof.ssa Arch. Nina Avramidou.
Programma tecnico
4 aprile, ore 9.00-13.00: visita agli edifici coloniali della zona di Mandraki: Hotel Rodon, Nomarchia, Municipality, National Theater, Post, Limenarcheion, Church, Enidreion (Acquario).
4 aprile, ore 17.00: rinfresco di benvenuto. Successivamente, “Tavola Rotonda” sul tema “Il patrimonio architettonico coloniale del Dodecanneso: aspetti storici, degrado e ripristino”.
Partecipanti italiani alla Tavola Rotonda:
- Prof. Ing. Elio Giangreco, Prof. Emerito Università Federico II di Napoli
- Prof. Ing. Ugo Caputo, Università di Napoli
- Arch. Marcella Anzalone, Università di Firenze
- Dott. Mario Moschi, Legnodoc Firenze
- Prof. Carlo Cresti, Università di Firenze
- Prof. Ach. Valerio Di Battista, Politecnico di Milano
- Prof. Arch. Armando Sichenze, Università della Basilicata
- Dr. Mariagrazia Benvenuti
5 aprile, ore 9.00-13.00: visita agli edifici coloniali della zona di Mandraki: Actaion, Trapeza Ellados, Nea Agorà, Ekato Hourmadies.
5 aprile, ore 15.00-17.00: visita tecnica alla città vecchia.
6 aprile, ore 9.00-13.00: Orfanotrofio, Università dell’Egeo e altri edifici (partendo dall’Hotel Therme fino allo Stadium).
6 aprile, ore 15.00-17.00: riunione tra gli esperti e tutte le persone interessate allo scopo di istituire un gruppo di lavoro interdisciplinare italo-greco con l’intento di offrire contributi concreti al progetto di riqualificazione del patrimonio architettonico del periodo coloniale.
7 aprile, ore 8.00-16.00: visita tecnica a Profitis Ilias, Filerimos, Valle delle Farfalle.
8 aprile: visita a Lindos.
9 aprile: ritorno.
Possibili argomenti da affrontare durante le riunioni tecniche
- Problemi tecnologici e strutturali: valutazione delle caratteristiche residue degli elementi strutturali e non strutturali.
- Project financing e project planning per gli interventi integrati.
- Piano di Qualità degli interventi (ISO9000:2000).
- Ottimizzazione (costi/benefici) delle proposte di ri-progettazione.
Resoconto del viaggio di studio
Rodi e il suo patrimonio architettonico sono stati i temi caratterizzanti il viaggio tecnico organizzato dal CICOP Italia dal 3 al 9 aprile 2001, che ha visto un confronto culturalmente stimolante tra i tecnici, gli studenti e i rappresentanti del CICOP e di alcune delle più importanti Università italiane e le massime autorità di Rodi e dell’Università del Dodecanneso.
Il tema trattato nel corso della settimana è stato “L’architettura coloniale italiana nel Dodecanneso, 1912-1947”, con particolare attenzione per le attuali condizioni del patrimonio architettonico coinvolto, che manifesta numerosi e diffusi segnali di allarme per quanto riguarda la “salute” degli edifici.
L’importanza e il fascino dei temi trattati ha suscitato forte interesse tra gli abitanti del luogo e gli esponenti delle autorità locali (prefettura, regione, comune, università), i quali hanno entusiasticamente accolto il gruppo di tecnici, professori, ricercatori e studenti. Si è così avuta l’occasione per studiare, discutere e valutare insieme lo stato attuale e le possibilità di riqualificazione del patrimonio interessato, organizzando un’intensa settimana di visite guidate, conferenze e piacevoli pranzi di benvenuto.
La settimana di studio e di incontri si è aperta il 4 aprile con un’interessante visita tecnica agli edifici che caratterizzano parte del lungo mare: il Mandraki, ossia la Prefettura della Regione, il Teatro Nazionale, il Municipio, l’Albergo delle Rose, la Trapeza Ellados, l’Ispettorato Marino. Il gruppo è stato accompagnato dall’Arch. Georgios Karydakis, responsabile per i beni architettonici e culturali del patrimonio moderno di Rodi e da altri tecnici ed esperti del luogo.
A conclusione della visita è stato dato il benvenuto a tutti i partecipanti con un pranzo ufficiale, presso una delle sedi municipali.
Nel pomeriggio, studiosi dell’Università dell’Egeo, dell’Università di Firenze, di Napoli e della Basilicata, soci del CICOP, tecnici ed esperti dell’Amministrazione Comunale di Rodi e della Prefettura del Dodecanneso hanno tenuto una attesa conferenza–dibattito sui propositi, gli intenti e le potenzialità di una futura collaborazione in uno sforzo comune, mirante alla salvaguardia del patrimonio coloniale in Dodecanneso.
Al termine della conferenza è stato offerto ai partecipanti un rinfresco sulla terazza dell’edificio Aktaion, situato lungo il Mandraki.
La visita tecnica effettuata il 5 aprile ha interessato l’acquario marino e alcuni edifici rappresentativi affacciati sullo “Slargo delle Cento Palme”, tema trattato “Valutazione delle ricadute funzionali ed estetico-percettive in seguito a modifiche di destinazione d’uso”.
Il gruppo è poi stato ufficialmente accolto, con simpatia e grande cordialità, dal primo cittadino di Rodi, Dr. Savas Karajiannis, che poi ha gentilmente invitato gli ospiti ad un pranzo di benvenuto presso l’ex Albergo delle Rose, attuale Casinò. Lo stesso giorno è stato possibile visitare la città vecchia (dichiarata Patrimonio dell’Umanità), accompagnati dagli esperti dell’Eforia delle Antichità del Dodecanneso.
Il 6 aprile è stato effettuato un sopralluogo di studio presso alcuni degli edifici del periodo coloniale più rappresentativi e maggiormente degradati.
Un secondo incontro-dibattito è stato tenuto presso l’Università dell’Egeo (presenti le autorità amministrative ed accademiche locali), onorato della presenza del console italiano.
I giorni di studio e di dibattito sono stati caratterizzati da piacevoli incontri ufficiali, a cui hanno fatto seguito manifestazioni di simpatia con rinfreschi di benvenuto presso la prefettura del Dodecanneso e presso l’Università dell’Egeo.
A conclusione dei sopralluoghi fatti e dei dibattiti e confronti sviluppatisi nel corso della settimana di studio, e coerentemente alle esigenze e preoccupazioni manifestate dalle autorità del Dodecanneso per le attuali condizioni degli edifici studiati, è stata concordata e sottoscritta una importante Convenzione che pone le basi per la riqualificazione del patrimonio in oggetto. Tale Convenzione, partendo da quattro edifici scelti per la fase di intervento iniziale (Nomarchia, Teatro Comunale, Stabilimento balneare Elli, Nea Agorà in Mandraki), si ripropone di coinvolgere l’intero patrimonio architettonico interessato, che vede interessati più di duecento edifici significativi sia a Rodi che nelle altre isole del Dodecanneso.
La Convenzione firmata è stata stipulata fra l’Università dell’Egeo “Studi del Mediterraneo” (Grecia), l’Università di Firenze (Italia), le autorità dell’Egeo e i rispettivi associati, e intende sviluppare un programma comune di ricerca scientifica e tecnica, applicata al risanamento (recupero) e conservazione (con manutenzione) delle costruzioni realizzate a Rodi nel periodo 1912-1947 dal governatorato italiano. Essa si inserisce nello spirito della Convenzione Europea di Granada del 1985, riguardante la salvaguardia del patrimonio culturale e architettonico europeo; con tale Convenzione il Consiglio d’Europa, considerata la necessità di una stretta unione tra i suoi membri per la salvaguardia del comune patrimonio architettonico (che è espressione insostituibile della ricchezza e della varietà del patrimonio culturale europeo), viste le azioni e quanto altro in materia è già stato promosso dagli organi di governo della Comunità, ha inteso definire gli impegni che ciascuna parte è chiamata ad assolvere per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio architettonico europeo.
Firenze, 27 Aprile 2001
Arch. Marcella Anzalone
Arch. Paolo Caggiano
Arch. Monica Rosina