Nina Avramidou, con contributi di Ezio Godoli
Architettura italiana del Dodecanneso 1912-43
Edizioni CICOP Italia
In questo volume di ampio respiro Nina Avramidou ci conduce attraverso l’affascinante storia dell’architettura italiana nel Dodecanneso (1912-1943). Con un’analisi che abbraccia aspetti storici, sociopolitici e tecnici, l’autrice esplora le fasi della dominazione italiana e il loro impatto sull’identità architettonica della regione. Attraverso una documentazione accurata e il resoconto degli studi e dei restauri di edifici iconici, questo lavoro rappresenta un contributo essenziale alla comprensione del patrimonio condiviso di Grecia e Italia, proponendo una rivalutazione di queste opere come parte del patrimonio culturale comune dell’umanità.
Donato Cosenza
I luoghi della sepoltura a Taranto
Edizioni CICOP Italia
Questo scritto, con testo inglese a fianco, ripercorre la storia dei ritrovamenti archeologici di sepolture ipogee dall’età arcaica all’epoca paleocristiana nella città di Taranto, colonizzata nel 706 a.C. da esuli spartani che suddividono il territorio in quattro zone funzionali: acropoli, agorà, centro abitato residenziale e necropoli. Dalle tombe a fossa, semplicemente scavate nella terra o nella roccia o rivestite da lastre di carparo, alle tombe a sarcofago, realizzate con un unico blocco di carparo, fino alle più “lussuose” tombe a camera, anche multiple, dipinte e finemente decorate, collocate nelle posizioni più privilegiate, nei pressi degli incroci degli assi stradali della città dei defunti. Inoltre ritrovamenti di tombe ad arcosolio tipiche del periodo romano e paleocristiano.
Donato Cosenza
Taranto
Edizioni CICOP Italia
La nascita di tante nostre città dell’Italia meridionale è collegata alla storia e alla mitologia della Grecia antica. Una di queste è Taranto. Fondata nel 706 a.C. da esuli spartani, diviene una delle più fiorenti città della Magna Grecia, dove la monumentalità dei prospetti degli edifici e la ricchezza delle decorazioni ostentano la grandezza ed il potere economico. Dalla città arcaica alla conquista romana, dai periodi oscuri del medioevo alla qualità formale dell’architettura del settecento, dai piani regolatori dell’ottocento allo sventramento fascista, dai piani di recupero e risanamento conservativo dello scorso secolo all’abbandono e al degrado della città vecchia oggi, questo scritto ripercorre i momenti di grandeur e le fasi, spesso lunghe, di decadimento: le vicende della società e della politica tarantina, dell’urbanistica e dell’arte, sono attraversate da periodi di ripresa che si susseguono ad epoche di forte perdita di prestigio. Aspettando un nuovo rinascimento della “città dei due mari”…
N. Avramidou
Valutazione in condizioni di urgenza dei danni provocati dal sisma su edifici in calcestruzzo armato
Edizioni CICOP Italia
Questo testo vuol essere una guida pratica alla rilevazione dei danni sugli edifici realizzati in calcestruzzo armato nell’immediatezza post-terremoto. Il tecnico rilevatore di tali danni, oltre a possedere le conoscenze di base concernenti la normativa sismica e il comportamento dei materiali e delle strutture nei confronti delle azioni che le sollecitano, dovrebbe prepararsi ad una specifica metodologia d’indagine, che gli consenta di effettuare l’ispezione degli edifici danneggiati dal sisma, tenendo presente il contesto pieno d’incertezze e di emotività in cui si troverà ad operare.
P. Caggiano, F. Gorgeri
Salvaguardia del patrimonio del XX secolo
Edifir – Edizioni Firenze
Il Novecento è stato un secolo di grandi cambiamenti qualitativi e quantitativi avvenuti coinvolgendo, con notevole rapidità, edifici e aree urbane. II volume raccoglie alcune riflessioni per un approfondimento conoscitivo necessario ad attuare una consapevole salvaguardia fisica e segnica dell’opera architettonica, urbana e territoriale, in un processo trasformativo ancora in atto.
T.P. Tassios
Problemi assiologici nel restauro strutturale dei monumenti
a cura di Nina Avramidou e Mario Maio
Liguori Editore
Messaggio di saluto del Prof. Tassios in occasione della presentazione del libro
Il rinforzo strutturale di ogni categoria di monumento, in particolare contro i terremoti, viene trattato non solo dal punto di vista scientifico ma anche e soprattutto per quel che riguarda il ben noto conflitto tra due nobili ambizioni: da un lato rispettare i valori storici ed estetici del monumento, e dall’altro assicurare la resistenza della struttura e la protezione della vita umana. Nonostante il progresso fatto soprattutto nell’ultimo decennio, la via ottimale per superare questo inevitabile conflitto non è stata ancora espressa in termini generalmente accettabili, e costituisce il punto cruciale della trattazione del libro. Partendo dall’analisi puntuale di concetti complessi che amministratori e tecnici del settore inconsapevolmente si trovano ad affrontare quotidianamente – come quello di autenticità, storicità, significanza, rinforzo o conservazione – l’Autore indaga sulle risposte fornite in merito dalle Carte del Restauro e dai successi e fallimenti scaturiti dalla pratica professionale più recente, evidenziando sia lacune che potenzialità di sviluppo. Il rischio di astrattismi ed affermazioni generiche che legittimano non di rado scelte progettuali discutibili se non addirittura dannose, alle quali tutti noi assistiamo impotenti quotidianamente, può essere minimizzato attraverso l’ottimizzazione delle scelte medesime in termini applicativi semplici ed immediati per tutti gli attori coinvolti nel processo decisionale. Ed è questo approccio valutativo che l’Autore esplicita, con un esempio paradigmatico in conclusione del volume.
Guida storica di San Cataldo
a cura di Nina Avramidou e Benedetta Maio
Aracne Editrice
Da una tipica cultura locale della morte, facendo tesoro delle specificita architettoniche e simboliche dei manufatti cimiteriali e dei caratteri mediterranei dell’ambiente-giardino racchiusi spesso al loro interno, occorre passare a una nuova strategia di gestione e di fruizione di tali beni. Questa nuova strategia, prospettata nel testo, fa intravedere le potenzialita che il complesso monumentale di San Cataldo offre, proponendo e promuovendo scenari di possibile sviluppo alternativo e di stimolo per iniziative interessanti ed innovative ad esempio coniugandolo al turismo inteso come valore aggiunto e come portatore di benefici sulla citta meta del viaggio e creando nuovi orizzonti occupazionali e di rinnovata economia per la citta. Il visitatore si avvicina in modo semplice e diretto all’arte esposta in mezzo alla natura, essendo stimolato quasi spontaneamente verso la conoscenza e la riflessione, oltre che essere indirettamente sollecitato a prendere conoscenza dei temi che riguardano la salvaguardia e tutela del monumento stesso e divenire parte attiva in tutte le fasi degli interventi futuri.