Nina Avramidou è Presidente del “Centro Internazionale per la Conservazione del Patrimonio Architettonico – Italia” (CICOP Italia) e della Confederazione CICOP Net.
Inserita nel Registro d’Onore dell’Ordine degli Architetti e Paesaggisti della Toscana, membro dell’Ordine degli Architetti di Atene (TEE), Grecia, Medglia alla carriera universitaria ricevuta il 6 febbraio 2013 dal Rettorato dell’Universita di Firenze, fondatrice della Biennale del Restauro Architettonico e Urbano, Riconoscimento alla carriera professionale (Boton of ciudad) a Valencia (Venezuela), 1997, ha insegnato alla Facoltà di Architettura di Firenze per 42 anni (Statica delle Strutture, Tipologia Strutturale, Tecnica delle Costruzioni, Tecnologia del Restauro, Tecnologia dell’Architettura).
Membro in diversi periodi di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali, incluse: E.E.R.I. (Earthquake Engineering Reasearch Institute), Do.Co.Mo.Mo. (Documentation and Conservation of buildings sitesband Neighbourhoods of the Modern Movoument), E.P.E.S. (Hellenic Scientific Association for Research on Concrete Structures), membro del task group n. 12 del C.E.B. (Comité Européen du Béton), 1983.
Ha diretto numerosi studi sperimentali finanziati dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dal Ministero della Pubblica Istruzione e da enti privati, relativamente al restauro e rinforzo strutturale delle murature e del calcestruzzo armato, presso vari laboratori di università italiane ed estere, incluso il laboratorio per test sismici dello IASI in Romania e il laboratorio sperimentale dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca a Praga.
Ha promosso e diretto numerosi corsi post-laurea presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, sui temi dei Sistemi di Sicurezza e Garanzia della Qualità, della Diagnosi del Degrado e Danno Strutturale e della Riparazione Strutturale.
Ha effettuato valutazioni di stabilità post-sismica su più di cento edifici pubblici e privati in Italia e Grecia, e ha progettato e diretto diversi lavori di rinforzo antisismico su edifici storici in Basilicata (IT), Campania (IT), Emilia Romagna (IT), Toscana (IT), e nel Dodecanneso (GR).